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Approvata Legge "NO SLOT"
15/10/2013

Oggi martedi 15 ottobre il Consiglio regionale lombardo ha varato la sua prima legge “no slot”, approvando all’unanimità il progetto di legge contenente le “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”.

Penso che la politica deve poter proporre modelli di vita che sottraggano la società dai rischi delle dipendenze e quindi del conseguente disagio ed isolamento delle persone. Con il gioco d’azzardo» continua Saggese «si è diffusa, dal 1997, una preoccupante patologia che ha investito sempre più cittadini, famiglie e purtroppo, questa è la cosa ancora più preoccupante segnalata anche dalle associazioni ascoltate durante i lavori della commissione, anziani e minori

Gli effetti della “ludopatia” sono simili a quelli derivanti dall’uso di stupefacenti o da alcool. Gli studi effettuati dicono che chi si avvicina al gioco d’azzardo, possiede generalmente poche risorse economiche e corre il rischio dell’impoverimento, dell’esclusione sociale, dell’indebitamento, della frantumazione delle relazioni familiari, fino alla collusione con la microcriminalità o la criminalità organizzata se non addirittura l’estremo gesto del suicidio.

 I comuni avranno ora uno strumento per contrastare il fenomeno. Potranno emettere sanzioni in merito alle violazioni, destinando le somme raccolte ad iniziative per le famiglie che vivono le conseguenze del gioco d'azzardo patologico.

I dati che illustrano come il gioco d’azzardo sia diventato una vera e propria industria vedono un volume di affari di quasi 100mdi, circa 120 mila persone impiegate, 6.000 imprese attive e 8 mldi di imposte erariali contro 6mdi di costo sociale e circa 3mdi di mancati incassi iva sui consumi. Risorse che potrebbero essere utilizzate in maniera diversa per l’economia del paese.

SINTESI DELLA LEGGE:
“Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”.
Gli articoli del provvedimento contengono novità in materia di contrasto al gioco d’azzardo patologico e di assistenza ai giocatori dipendenti: viene istituito un numero verde per segnalazioni e richieste di aiuto, è promossa la formazione per i gestori di slot e per la Polizia locale, è prevista la realizzazione, entro sei mesi, di un marchio regionale “no slot”, è imposta la presenza nei locali che ospitano slot di materiale informativo sui rischi della dipendenza da gioco, è inserita la possibilità di concedere agevolazioni fiscali ai fini Irap, viene introdotto un “contributo etico obbligatorio” per i gestori di apparecchiature legate al gioco d’azzardo, viene previsto il divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo sui mezzi di trasporto pubblico, vengono imposte norme rigide per l’accesso ai locali dove siano presenti più di tre slot machine, viene determinata in 500 metri la distanza minima dai luoghi sensibili (scuole, oratori, centri sportivi, strutture socio-sanitarie, etc…), vengono ampliati i poteri di intervento dei Comuni sulla collocazione dei luoghi dove sono presenti slot e concessi ai sindaci possibilità di prevedere forme premianti per disincentivare il proliferare delle apparecchiature, sono definite le linee di intervento delle Asl e le attività di formazione e prevenzione nelle scuole.
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Antonio SAGGESE